Largo alla letteratura di ultima generazione con tre incontri via streaming per tenere insieme i giovani che scrivono e i giovanissimi lettori e lettrici e per offrire al più vasto pubblico di appassionati un momento letterario unico
Protagonisti saranno: Jonathan Bazzi, Mattia Insolia, Viola di Grado, Chiara Sfregola, Ilaria Gaspari, Anna G. Dato, Giorgio Ghiotti, Marta Barone e Ruska Jorjoliani

Roma, 19 gennaio 2021 – Dalla stampa e la pubblicazione ai premi letterari, l’uso dei social, i temi, i personaggi, le storie più ricorrenti, ma anche le fonti, le passioni, i maestri e gli incontri letterari che hanno svolto un ruolo cruciale nella formazione e nella creazione della letteratura di ultima generazione. Si muove lungo questi filoni Under: la terza edizione del festival di nuove scritture organizzato da Associazione daSud e a cura della scrittrice Giulia Caminito. L’iniziativa torna, l’1 e il 2 febbraio, in modalità online, per parlare di nuove forme della letteratura attraverso le storie e le esperienze di nove giovani scrittori e scrittrici.

Interverranno: Jonathan Bazzi con “Febbre” (ed. Fandango), Mattia Insolia con “Gli affamati” (ed. Ponte alle grazie), Viola di Grado con “Fuoco al cielo” (ed. La Nave di Teseo), Marta Barone con “Città sommersa” (ed. Bompiani), Ilaria Gaspari con “Lezioni di felicità” (ed. Einaudi), Chiara Sfregola con “Signorina” (ed. Fandango), Giorgio Ghiotti con “Gli occhi vuoti dei santi” (ed. Hacca), Anna Giurickovic Dato con “Il grande me” (ed. Fazi) e Ruska Jorjoliani con “Tre vivi, tre morti” (ed. Voland).

Realizzato in collaborazione con ÀP, l’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti ospitata nei locali dell’IIS Enzo Ferrari di Roma, e CSV Lazio, il festival quest’anno cambia formula ma mantiene intatta la volontà: fare largo alla letteratura di ultima generazione, tenere vicini i giovani che scrivono e i giovanissimi che potrebbero diventare futuri lettori e lettrici, o perché no dedicarsi anche loro un giorno alla scrittura, e offrire al più vasto pubblico di appassionati lettori e lettrici un’occasione per conoscere più da vicino gli autori e i libri, nuovi protagonisti della scena letteraria contemporanea.

«Nelle precedenti edizioni – spiega la curatrice Giulia Caminito – abbiamo potuto parlare con i più giovani dei libri di Luciano Funetta, Elisa Casseri, Matteo Trevisani, Laura Fusconi, Melissa Panarello, Giovanna Cristina Vivinetto e molti altri. Gli incontri sono stati anche motivo per parlare dei mestieri legati al mondo del libro, di poesia, di lettura, di librerie, di giornalismo, di fumetto. Lo scorso anno abbiamo portato a scuola libri di scrittrici straniere come “Le ragazze” di Emma Cline e “Persone normali” di Sally Rooney. Ci sono stati laboratori, attività legate alla web radio RadiodaSud e serate aperte a tutti per accendere un faro sulla letteratura under 35. Quest’anno, invece, il Festival si adegua alle norme e alle difficoltà del periodo, senza per questo venire meno ai suoi scopi».

In programma, due giorni con tre incontri in forma di tavola rotonda a cui più di 300 studenti delle scuole superiori che parteciperanno live tramite piattaforma web dedicata e che successivamente verranno trasmessi in differita sulle pagine Facebook di ÀP (@apaccademia) e Associazione daSud (@associazionedaSud).

L’1 febbraio l’appuntamento è alle ore 11 con “Scrivere e farsi leggere”, una conversazione sulla carriera di scrittore e scrittrice che coinvolgerà Jonathan Bazzi, Mattia Insolia e Viola di Grado, mentre il 2 febbraio si comincia alle ore 9 con “Cosa si scrive sotto i 35 anni e perché” con Chiara Sfregola, Ilaria Gaspari e Anna G. Dato e si prosegue alle ore 11 con “Maestri e maestre: dalla lettura alla scrittura” che vedrà intervenire Giorgio Ghiotti, Marta Barone e Ruska Jorjoliani.

#UNDERBOOK. I LIBRI DEL FESTIVAL

Punto di partenza per ogni riflessione con ciascun ospite saranno i loro libri, veicolo di temi forti e molto sentiti come quelli che affronta “Febbre”, il romanzo d’esordio del giovane Bazzi, finalista all’ultimo Premio Strega e libro dell’anno di Fahrenheit. Uscito nel 2019 per i tipi di Fandango Libri è un racconto autobiografico dal sapore urgente di libertà che affronta il tema della malattia, dell’omosessualità, della diversità. Spiccano poi in maniera altrettanto forte il senso di rabbia e la voglia di riscatto nei protagonisti de “Gli affamati”, il romanzo dell’esordiente Insolia, pubblicato appena un anno fa da Ponte alle Grazie. Tiene invece insieme la cronaca di un fatto realmente accaduto e la storia di un amore avvelenato tanto quanto la terra in cui è ambientato “Fuoco al cielo”, il romanzo numero quattro di Di Grado (già Premio Campiello e Rapallo, oltre che finalista al PEN Literary Award), uscito nel 2019 con La Nave di Teseo.

Ad accendere i riflettori sul tema delle unioni civili è invece la giovane Sfregola che col suo “Signorina. Memorie di una ragazza sposata”, uscito nel 2020 con Fandango Libri, va definitivamente a riempire un grande vuoto conoscitivo, quello del matrimonio tra donne. Dirimenti, ma sotto tutt’altro aspetto, le “Lezioni di felicità” di Gaspari che ci guida alla ricerca della felicità attraverso sei settimane in compagnia delle scuole filosofiche antiche. Il suo libro è uscito nel 2019 con Einaudi. È invece crudo e sincero “Il grande me”, il romanzo con cui la Giurickovic Dato parla direttamente all’animo del lettore e scava nel profondo della relazione tra genitori e figli. Pubblicato nel 2020 da Fazi Editore, il libro narra la storia di una famiglia, di una grande perdita e di un segreto mai svelato.

C’è poi “Gli occhi vuoti dei santi”, 2019, Hacca Edizioni, dello scrittore e poeta Ghiotti che attraverso dodici racconti ci catapulta nelle storie di vite colpite, deluse, innamorate, perdonate dei suoi potenti personaggi protagonisti. Ci riporta invece a Torino e agli oscuri, violenti, ma anche felici anni Settanta la giovane Barone e il suo romanzo d’esordio “La città sommersa”, 2020, Bompiani, per raccontarci la storia di una giovane donna che va in cerca del padre venuto a mancare quando era una ragazza. Ha infine delle venature storiche e noir “Tre vivi, tre morti”, il romanzo numero due di Jorjoliani pubblicato meno di un anno fa da Voland che ci trasporta in una Firenze anni ’50, dove quella nascosta sotto il tappeto è polvere da sparo e dove tenersi stretta un’esistenza banale si rivela meno semplice che premere il grilletto.