Una didattica innovativa, inclusiva e integrata passa anche per la creazione e l’utilizzo di contenuti didattici digitali creativi. Per questa ragione è nato Community, il corso di formazione gratuita per docenti e/o educatori dedicato all’acquisizione e allo sviluppo di nuove competenze digitali.
Nel corso degli ultimi mesi i partecipanti del corso hanno approfondito, attraverso  un approccio metodico agile basato sull’apprendimento esperenziale, i tools e gli applicativi digitali di base per la creazione e produzione di contenuti innovativi a supporto della didattica.
 
Il primo modulo si è focalizzato sull’acquisizione delle competenze necessarie per sfruttare al meglio Google Workspace. Questo, se ben utilizzato, può infatti rappresentare un valido strumento di supporto nel lavoro quotidiano di docenti, insegnanti ed educatori: dalla condivisione dello spazio di lavoro e di file alla creazione di mailing list rivolte al gruppo classe, fino alla scoperta di Spaces, il nuovo spazio dedicato allo sharing in tempo reale.
Nel corso del secondo modulo, grazie ad un approccio multifunzionale e allo stesso tempo immediato, docenti, insegnanti ed educatori hanno appreso come approcciarsi alla creazione digitale dei test, degli esercizi didattici, dei compiti in classe, delle schede di valutazione e di contenuti innovativi come libri, game, narrazioni, spiegazioni e virtual tour ludici attraverso l’utilizzo del Moduli di Google Workspace.
L’ultimo modulo, infine, si è focalizzato sull’acquisizione delle competenze per trasformare una lezione frontale in contenuti digitali e ha indirizzato i partecipanti e le partecipanti verso la fase di produzione pratica.
L’audiovisivo come linguaggio di costruzione di contenuti digitali e il podcast come strumento di produzione e di restituzione di contenuti didattici inediti rappresentano infatti due mezzi utili per rispondere ai nuovi bisogni della comunità educante. 

Community: i podcast didattici

 

AMORE E MORTE

A SCUOLA DI DIRITTO COMMERCIALE

 

Community è un progetto realizzato con il contributo dell’8×1000 della Chiesa Valdese.