Officina Lara Facondi – Bando 2023

OFFICINA DI PENSIERO E SCRITTURA
LARA FACONDI
“Oltre lo stereotipo”
TERZA EDIZIONE

Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione dell’Officina di pensiero e scrittura dal titolo “Oltre lo stereotipo – Lara Facondi”, promossa da Associazione daSud e che ha sede presso ÀP, Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti (via Contardo Ferrini, 83) a Roma.

Luogo e date

L’Officina è una scuola-laboratorio con momenti di teoria e momenti di pratica rivolta alle studentesse e agli studenti dai 18 ai 25 anni e si svolgerà a Roma dal 25 al 27 settembre 2023 presso ÀP, Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti (via Contardo Ferrini, 83).

Dieci posti disponibili a titolo gratuito

I posti disponibili sono 10 (dieci). La partecipazione all’Officina è a titolo gratuito. L’iscrizione dà diritto al pranzo fornito dall’organizzazione e al materiale didattico.

Iscrizione

La domanda di iscrizione si può presentare dal 22 maggio 2023 al 31 luglio 2023 scrivendo un’e-mail con i propri dati anagrafici e contatti (NOME, COGNOME, DATA E LUOGO DI NASCITA, INDIRIZZO DI RESIDENZA, SCUOLA E/O UNIVERSITÀ FREQUENTATA, INDIRIZZO EMAIL E NUMERO DI TELEFONO) e con una lettera motivazionale di una cartella (1800 caratteri spazi inclusi) all’indirizzo: segreteria@dasud.it.

Nella stesura della lettera motivazionale si può tenere conto delle seguenti domande: qual è il gioco che preferisco? Sento che l’idea che gli altri (genitori, amici e amiche, insegnanti) hanno di me non mi rappresenta? Ci sono aspetti della mia personalità o delle mie scelte che vengono denigrati? Qual è la mia migliore bugia?

Oppure, ci sono realtà sociali o culturali che ho conosciuto e che vorrei spiegare diversamente da come vengono raccontate usualmente? Ho delle battaglie che credo sia urgente portare avanti?

I partecipanti saranno selezionati da una commissione di membri dell’Associazione daSud: la decisione non è sindacabile.

La comunicazione delle ammissioni avverrà via e-mail ai diretti interessati entro il 5 settembre 2023. Coloro che non sono stati selezionati non riceveranno alcuna comunicazione.

Un’Officina non residenziale

La partecipazione all’Officina prevede l’iscrizione all’Associazione daSud per l’anno 2023 e la conseguente copertura assicurativa. L’Officina non prevede il pernotto presso la struttura. Seguendo le indicazioni con la segreteria, una volta formalizzata l’iscrizione, sarà cura del/la partecipante raggiungere ogni giorno il luogo indicato per le attività all’orario prestabilito. Al termine dell’Officina verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Le attività

Lo svolgimento delle attività dell’Officina è diviso in due parti. Durante i primi tre giorni (25/26/27 settembre) le attività (dalle 10 alle 18, con pausa pranzo) alterneranno momenti di lezione e momenti di esercitazione pratica di scrittura. Nella serata finale del Festival Restart (30 settembre) verrà data lettura degli elaborati più interessanti e verrà assegnato un riconoscimento all’autore dell’elaborato migliore nel corso della cerimonia di assegnazione del Premio Restart 2023.

Le/gli ospiti

Il programma prevede incontri con lo scrittore Francesco Spiedo, la storica della Filosofia e formatrice Stefania N’Kombo José Teresa di How To Start Seeing Colours e la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra. Il tutoraggio durante le attività di scrittura è a cura della scrittrice Elvira Mujčić.

Chi era Lara Facondi?

Lara Facondi è stata una giornalista con una laurea in Psicologia che conferiva al suo sguardo una profondità analitica e una capacità di ascoltare e non semplificare le realtà che incontrava. È sempre stata attratta da vite che si trovavano ai margini della società, ma questo richiamo non nasceva da un desiderio voyeuristico di nutrirsi di storie difficili, bensì di quei margini l’affascinavano gli aspetti creativi, le modalità inventive di sopravvivenza in contesti difficili, la genialità e soprattutto le possibilità inesplorate. Agli inizi del suo lavoro si è occupata della comunità Rom con il desiderio di contribuire alla destrutturazione della narrazione dominante e dell’opinione comune. In seguito, ha scritto di temi legati alle migrazioni, alle questioni sociali e all’antimafia. Ha seguito progetti di cinema e libri con ragazzi adolescenti, riflettendo su quest’età così liminale e straniera. In tutti i suoi lavori ha portato l’amore per i libri e per la scrittura, soprattutto quella degli altri.

Perché un’Officina di pensiero e scrittura dal titolo “Oltre lo stereotipo”?

Nel 2018 la malattia sotto forma di un cancro è entrata nella vita di Lara costringendola a misurarsi con l’immagine della malata nella quale però non si riconosceva. Scriveva nel suo articolo “Di cancro, guerrieri e mostri da combattere”: “L’ironia è invece l’elemento che spesso manca nella narrazione del cancro. Se ne parla, quando se ne parla, spesso a voce bassa, con tono cupo. Si raffigura con uomini e donne senza capelli, il volto emaciato e gli occhi spenti, quasi sempre in un letto d’ospedale. Per carità c’è anche quello, ma sbagliato ridurre tutto a ciò che è una fase”. Come vivere la malattia sottraendosi allo stereotipo? Come vivere la vita nonostante la malattia? Perché come scrive lei, non si può ridurre un intero vissuto a una fase che certo c’è ed è quella conclusiva. Quale racconto cucirsi addosso per ritrovare sé stessi nell’esperienza che si vive? Sono domande che hanno accompagnato gli ultimi tre anni di vita di Lara, dilemmi e questioni sempre in evoluzione, impossibili da risolvere irrevocabilmente, eppure vitali nel loro porre altri obiettivi e nuove opportunità di scoperta.

Non è solo la malattia a porci di fronte alla necessità di guardare oltre lo stereotipo. Basti guardare al modo in cui i media o la politica affrontano temi come le migrazioni, il sociale, la povertà e le disuguaglianze, le questioni di genere, l’antimafia. Lara sapeva benissimo che tutto si giocava nella lingua e nel modo in cui ci si rappresenta. Non sempre però si hanno gli strumenti necessari per leggere le situazioni in maniera diversa da quella stereotipata, ecco perché di un’officina in cui dare spazio e soprattutto tempo alla riflessione su sé stessi e sugli stereotipi in cui ci imbattiamo e che introiettiamo, per provare a imparare a servirsi del linguaggio in maniera consapevole. Usare parole chiare ma non definitive. Trovare il termine preciso, ma non rimanere incastrati nella gabbia della precisione che esclude tutte le altre sfumature. Riflettere sulla violenza della lingua e sulla delicatezza dell’ascolto. Sono questi i ferri del mestiere che accompagneranno le partecipanti e i partecipanti, con l’obiettivo di provare almeno per qualche giorno a immaginarsi come si è davvero.

PROGRAMMA

Informazioni

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.dasud.it o scrivere all’e-mail organizzazione@dasud.it